comune Marsala gruppo folkloristico i Picciotti di Matarò logo gruppo folkloristico

gli strumenti





   La direzione musicale è affidata a Ignazio Lombardo, Roberto Piccione Pipitone, Vincenzo Piccione Pipitone, Vincenzo Marchese, Francesco Genna, Ivan Gabriele, Christian Gabriele, Francesco di Bernardo e Daniele Fontana.

   Dal 13 novembre 2009 la parte strumentale del gruppo è quella tipica siciliana ed è così composta:







  • BUMMULO: strumento a fiato, costituito da una brocca di terracotta, decorata con vari colori, che soffiandoci dentro restituisce un suono basso che crea accompagnamento; anticamente veniva usato come contenitore d'acqua o vino;








  • FISARMONICA: strumento musicale in cui i suoni sono prodotti dalle vibrazioni di una serie di ance, provocate da una corrente d'aria emessa da un mantice e regolate da un sistema di tasti o con un legno curvo, ricoperto da una pelle di animale simile al tamburo ma di dimensioni ridotte con piattini di metallo e nastrini e decorato a mano che scuotendolo produce un suono che contribuisce a creare momenti di festa;








  • FRISCALETTU: strumento a fiato a forma di piffero, realizzato a mano con un pezzo di canna stagionato;












  • MARRANZANU: strumento di strana forma, costruito in ferro battuto a forma di lira e con una linguetta metallica al centro che viene vibrata e che, tramite la bocca che costituisce una cassa acustica, crea un tipico suono;












  • TAMBUREDDU: strumento a percussione realizzato con un legno curvo, ricoperto da una pelle di animale simile al tamburo ma di dimensioni ridotte con piattini di metallo e nastrini e decorato a mano che scuotendolo produce un suono che contribuisce a creare momenti di festa;














  • TAMBURO: strumento a percussione in legno e con una pelle di animale anticamente precedeva le "abbanniatine" o le bande;

















  • CHITARRA: La chitarra a sei corde, è un tipo di chitarra utilizzata per l'esecuzione di brani di musica classica o popolare. La forma della chitarra risale alla seconda metà dell'ottocento.